La quarantena di Francesco

La bolla

All’interno delle nostre case vediamo il mondo, adesso in questa emergenza, attraverso immagini ridotte, parziali e distorte della vita al di fuori.

Pensiamo “che palle, devo stare in casa ma è bel tempo” oppure “perchè devo stare a casa? il virus non mi colpirà” e via dicendo…

sembra una ingiustizia, uno stop forzato, un capriccio del destino.

Può essere se si vede da una certa prospettiva; ma può essere anche l’opposto.

Nel mio caso mi sento come in una bolla: una sfera, senza angoli ne spigoli, apparentemente trasparente e monotona, immutabile. apparentemente.

Basta un semplice fascio di luce, una interazione e questa si può colorare, cambiare densità, grandezza, diventa un caleidoscopio, diventa sopportabile, diventa bella.

Spetta solo a noi far si che la si veda in questa maniera, solo a noi…

Nel mio caso sfrutto la mia passione, la fotografia scattando in casa il mio quotidiano, i miei colori, le mie forme, i miei mondi, pensando al futuro che verrà. fuori. ma per ora nella mia bolla.

Francesco Martinelli

11 Aprile 2020